Mario Sironi (1885-1961) al Vittoriano di Roma con una retrospettiva fino all’8 febbraio

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Mario Sironidi G.T.

Novanta capolavori, tra i più importanti, all’insegna del rigore, della severità che sempre ha caratterizzato la pittura di Sironi.

Passato attraverso il Simbolismo prima, poi il Futurismo con un’idea di movimento molto diversa dal manifesto di Marinetti, Mario Sironi affronta dopo la fase metafisica in cui molti dei suoi dipinti hanno la potenza di coniugare la dimensione classica a una modernità inquieta e malinconica.

Dagli anni’30, realizza solo pittura murale per sintetizzare le arti nel segno dell’architettura. Il rigore delle forme e la neutralità dei colori costituiscono la firma del pittore che continuerà fino alla fine nella sua ricerca della verità.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(24 ottobre 2014)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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