@RomaFilmFest: Piccolo abbecedario festivaliero. Uno

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images9DNVMZSRA come accrediti

Più non sei nessuno e più ti senti importante.

Così mentre in fila aspettavamo di entrare a una proiezione per il pubblico (pagante) che entra, giustamente, prima di chi ha un accredito, una simpatica ragazza, squisito esempio di nullità mentale, diceva che non era giusto che NOI si aspettasse e che dovevamo entrare prima del pubblico pagante. Ricordandole che senza pubblico non c’è cinema lei mi rispondeva che anche NOI siamo importanti perché facciamo informazione. La zittivo dicendole che a differenza del pubblico NOI non siamo indispensabili, invece di imbavagliarla come avrei dovuto.

 

M come maleducazione

Alla prima proiezione per la stampa, quella delle 9 del mattino, i colleghi e le colleghe continuano ad entrare anche a proiezione iniziata (fino a 20 minuti dopo l’inizio del film). Normalmente non si potrebbe ma è una proiezione per la stampa si pensa che ci si sappia comportare.

Invece cafoni e cafone ti chiedono di alzarti e togliere la tua borsa per sedersi comodi e comode invece di cercare posti per accedere ai quali non disturbino chi è lì da prima perché in orario.

Mai vista tanta arroganza.

 

P come Puntualità delle proiezioni

Qui al festival non si tiene conto del fatto che magari c’è qualche persona che vorrebbe poter vedere più di un film anche uno di seguito all’altro. Per cui ogni proiezione ufficiale (quella con regia e cast in sala) iniziano anche con 30 minuti di ritardo costringendoti a rinunciare al film successivo (perché tra le due proiezioni c’é solo mezzora di distanza, cfr la voce Orari) o a uscire di corsa durante i titoli di coda (mentre tu vorresti restare a vedere sino all’ultimo fotogramma…) e volare alla proiezione successiva.

Ogni film è unico e per vedere gli altri si corra!

 

Roma Film Festival 2014 - 00O come orari

Mai come quest’anno gli orari di proiezione sono stati scelti senza criterio alcuno.

La mattina ci sono a malapena una manciata di film e il pomeriggio una pletora di sovrapposizioni che neanche nella teoria delle Stringhe… Capisco che magari la gente la mattina lavora e tempo di andare al cinema non ce n’è ma visto che lo stesso vale anche per le proiezioni stampa  c’è da chiedersi perché? Sono anni che ci offriamo di fare noi gli orari di proiezione. Gratis.

Ma vuoi mettere avere un programma con degli orari efficienti? Non sarebbe più lo stesso Festival!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(17 ottobre 2014)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

©alessandro paesano 2014
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