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Etruschi a Bologna, li ha visti Emilio Campanella che parla di Viaggio oltre la Vita

Bologna Etruschidi Emilio Campanella

A Bologna si potrà visitare sino al 22 febbraio prossimo, a Palazzo Pepoli, Museo della Storia di Bologna l’esposizione “Viaggio oltre la Vita”, gli Etruschi e l’aldilà fra capolavori e realtà virtuale, è un’idea congiunta del Museo Nazionale di Villa Giulia a Roma e Genus Bononiae Musei nella città.

In un unico viaggio, appunto,  la mostra temporanea è perfettamente integrata nel percorso museale; peraltro, Bologna essendo città di origine etrusca (Felsina) coerentemente i percorsi s’intersecano l’uno nell’altro, così come si coniugano agilmente gli allestimenti multimediali e le installazioni, tanto permanenti, quanto temporanee. Diciamo che si tratta di giocattoli di lusso dalla grande ed efficace utilità didattica. Se seguiamo la storia della città dal V secolo avanti Cristo ai giorni nostri, tanto cronologicamente, quanto per temi, da una sala all’altra si aprono capitoli che spaziano intorno alla civiltà etrusca in tutte le zone della penisola, e seguendo suggestioni anche qui tematiche.

La prima tappa è una ricostruzione della TOMBA DELLA NAVE di Tarquinia affrontando immediatamente l’argomento del viaggio per mare, del passaggio dell’acqua per l’inizio della vita ultraterrena. Di seguito l’evocazione della necropoli che gli antichi viandanti incontravano entrando in città, prima di intraprendere il percorso vero e proprio del museo. Importanti reperti provenienti da Roma (uno per tutti il CRATERE A CALICE, ATTICO A FIGURE ROSSE, con la morte di Sarpedonte, opera di EUPHRONIOS, da Cerveteri), come da scavi locali con corredi esposti quasi integralmente e facenti parte del patrimonio del locale Museo Civico Archeologico affiancati da pannelli informativi agili ed esaurienti accompagnano le varie sezioni “sparse” ad arte per i tre piani dell’edificio. S’incontrano interessanti video relativi al museo romano, come alla realizzazione della copia del SARCOFAGO DEGLI SPOSI, protagonista anche della suggestiva installazione multimediale che conclude l’esposizione.

Accanto una sala didattica atta a sensibilizzare i ragazzi nell’esperienza dello scavo, del ritrovamento e la catalogazione dei reperti antichi. In conclusione una perfetta integrazione abilmente scenotecnica, agile ed accattivante; un’ottima introduzione iconografica e didattica, ma non solo. Una piccola, sintetica guida viene consegnata in omaggio all’ingresso. Il catalogo edito da Bononia University Press è accuratissimo. Un video tridimensionale che prende le mosse dalla SITULA DELLA CERTOSA dalla quale viene estrapolato un personaggio guida (Apa) che accompagnerà i ragazzi alla scoperta della città, la creazione del 2012, è ora integrata da un secondo personaggio: Ati, l’etrusca meridionale che guiderà alla scoperta del Tempio di Veio, fra l’altro; le voci sono di Lucio Dalla e di Sabrina Ferilli, l’autore, ancora una volta Giosué Boetto Cohen che firma anche la sontuosa installazione citata sopra, dedicata al SARCOFAGO DEGLI SPOSI e che chiude la mostra.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(6 novembre 2014)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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