Tamara De Lempicka a Torino, mostra imperdibile fino al 30 agosto

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Tamara De Lempicka 00di G.T.

Dal 19 marzo al 30 agosto 2015 sarà un piacere visitare a Palazzo Chiablese di Torino, l’esposizione delle opere di Tamara de Lempicka,  icona delle arti figurative degli anni trenta.

La mostra presenta un centinaio di opere tramite le quali si potrà conoscere nuovi aspetti personali e professionali dell’artista tramite un percorso di sei sezioni.

La prima sezione, “I mondi di Tamara”, racconta la realtà personale vissuta tra l’Europa e l’America, raccontata attraverso le sue case e i loro interni. La seconda sezione, “Natura Morta” documenta il primo soggetto rappresentato dalla giovane artista fino agli anni Cinquanta, alcune di queste opere presentano analogie con le contemporanee fotografie di Freud, Kollar e Maar. La terza sezione, “Devozione” dedicata alla pittura devozionale dell’artista che, nonostante una condotta trasgressiva, era molto vicina a questo genere di pittura. La quarta sezione, “Ritratti” percorre la tipologia che portò maggiore successo all’artista, analizzandone tre aspetti fondamentali: “amazone”dedicate alle amiche lesbiche, confrontate con fotografie di Brassai, i ritratti dedicati all’amica Ira Perrot, e infine i ritratti dedicati ai bambini in cui spiccano i ritratti della figlia Kizette. La quinta serie, “Nudo”,è composta da una serie di splendidi dipinti e una cospicua serie di disegni messi a confronto con fotografie di Brassai e Albin-Guillot che marcano la ricerca dell’artista sull’illuminazione e gli scorci. La sesta ed ultima sezione, “Moda” racconta il rapporto mai concluso dell’artista con la moda, esponendo le sue illustrazioni per riviste , disegni, dipinti, fotografie scattate dai massimi fotografi dal 1930 al 1950.

Due rari filmati degli anni trenta fanno muovere l’artista negli spazi della mostra.

Icona di stile, pittrice dagli aspetti controversi, padrona di una pittura maschile nell’aggressività delle forme, femminile nella cura del particolare; lo spazio spaccato dalla rigidità dei contorni, l’aggressività dei colori; le forme dei corpi giunonici, la cui luce illumina l’estasi del nudo, i drappi forti, geometrici, determinati; infine i volti duri, gli sguardi aggressivi dei protagonisti padroni del loro essere oggi e del loro futuro.

Questo è la Signora de Lempicka, questo i dipinti che grazie a questa mostra si potranno ripercorrere , cercando di carpire qualche piccola sfumatura che sfugga agli occhi dei più.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(10 marzo 2015)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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