di Alessandro Paesano twitter@Ale_Paesano
La giornata conclusiva della sessione romana della quinta edizione di Rendez-Vous ci ha regalato uno dei film più interessanti dell’intera rassegna: Fidelio, l’odisseè d’Alice (Francia, 2014) opera prima di Lucie Borleteau.
Il film racconta in maniera eccezionale un momento della vita di Alice, una giovane meccanica che lavora sui battelli cargo commerciali a contatto con una ciurma prettamente maschile e divide il poco tempo che ha a terra, tra un ingaggio e l’altro, con il suo ragazzo norvegese.
Il punto di vista di Borleteau restituisce la vita, la sessualità, i sentimenti e i tradimenti di una donna al di fuori di ogni ruolo di genere, dove i comportamenti e le prerogative solitamente maschili vengono riscritti e vissuti dalla protagonista in un modo molto personale.
La mdp di Borleteau non perde occasione di raccontare anche quando inquadra una parte un dettaglio dei motori sapendo cogliere elementi delle culture dei marinai ingaggiati che provengono da paesi e continenti diversi. Uno sguardo tutt’altro che esotico o pittoresco che sa invece restituire la complessità di valori e religioni, di abitudini (il karaoke dei coreani) e di amicizia tra giovani (le confidenze sessuali che due giovani marinai fanno ad Alice come fosse un ragazzo) senza dimenticare la sfera dei sentimenti familiari (la famiglia numerosissima della giovane donna) e personali (una predilezione per il cunnilingus che viene mostrato al posto delle solite scene di coito) e delle tradizioni a bordo (la festa carnevalesca di quando attraversano l’equatore) e il comportamento libertino quando scendono in franchigia.
Girato in un magnifico cinemascope con una fotografia eccellente e un cast di attori e attrici in stato di grazia Fidelio, l’odisseè d’Alice costituisce anche il risarcimento di molti film maschilisti presenti nel cinema, francese e non, ai quali Borleteau dimostra che un discorso altro su uomini e donne si può intraprendere, avendone le capacità.
Una perla magnifica da vedere a ogni costo magari in una delle altre città che saranno toccate nei prossimi giorni da Rendez-vous.
Inutile dire che in Italia il film è almeno nel momento in cui scriviamo privo di una distribuzione.
(14 aprile 2015)
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