di Gaiaitalia.com
Apre il 29º Mix Festival Milano, festival del Cinema LGBT del capoluogo lombard, motore economico d’Italia e grande vetrina culturale. La bella rassegna diretta da Giampaolo Marzi propone una serie di film interessanti.
Fulboy prodotto dal regista argentino Martìn Farina. Una voce fuori campo racconta, servendosi di una citazione da Pickpocket di Robert Bresson, le difficoltà di raccontare un mondo cui non si appartiene, ma di cui si è sempre sognato. La voce è quella del giovane regista Martín Farina, classe 1982. Il mondo su cui aprirà le porte è quello del calcio professionistico argentino. Dopo l’iniziale dichiarazione d’intenti, Fulboy enuncia il suo nucleo tematico: mettere a nudo la quotidianità dei giocatori di una squadra di calcio di seconda divisione lungo tutto l’arco di una stagione. Tra tagli di capelli, massaggi e scambi di battute, il documentario trasmette un piacere quasi feticistico nel fissare i dettagli di una corporeità esibita e virile all’interno di un regno inaccessibile, dominato da regole proprie e dalla preminenza dei valori economici.
Jesse & James di Santiago Giralt, storia di Gerónimo, “ma la gente mi chiama Jess. Odio la mia famiglia. Odio mio fratello. Non so cosa fare della mia vita». Parte con una dichiarazione di spaesamento esplicita il lungometraggio di apertura del Mix. E parte con un viaggio, «che forse è un sogno«, perché coincide con la ricerca di sé e il rifiuto di una vita e un futuro proposti dall’esterno. Jess (Martín Karich) incontra James (Nicolás Romeo) per caso, il sesso è il primo strumento di conoscenza. E anche se Jess non è disposto a «baciare chiunque», il legame tra di loro, non appena stabilito, è subito imprescindibile.
In sala Grande, dalle 22.30, Girltrash: All night long. Girato durante una lunga notte nell’ambiente LGBT di Los Angeles, Daisy e Tyler sono due musiciste rock poco fortunate che sono state selezionate per partecipare a una gara di gruppi musicali. Mentre si stanno recando al concerto, il loro furgone si rompe e vengono abbordate dalla sorella più giovane di Daisy, Colby, appena laureata, che si rende disponibile ad accompagnarle a patto che l’aiutino a entrare in contatto con la ragazza dei suoi sogni, un’attrice di nome Misty. Misty però non è per niente interessata a conoscerla perché ha messo gli occhi su Daisy. Nel frattempo Daisy cerca di riconquistare la sua ex, Xuan, che sta per chiudere la relazione con la sua ragazza del momento, che proprio quella sera è in competizione contro la band di Daisy e Tyler. La notte è interrotta dalle incursioni di Monique Jones, una violenta ex detenuta appena uscita di prigione in libertà condizionata che vuole saldare i conti con Daisy e Tyler. Man mano che la notte avanza, sfuggendo al controllo, le ragazze incontrano l’amore, il piacere, i litigi, il rock and roll e un’allarmante continuità di sorellanza “strafatta”. Basato su una fortunata serie web e ad oggi unico esempio di musical nella cinematografia lesbica indipendente, “Girltrash” è una divertente fiction sulla storia di cinque ragazze durante una notte epica. Quindi alla Scatola Magica, il bellissimo film canadese L’Amour au Temps de la Guerre Civile, di Rodrigue Jean.
Alex è un tossicodipendente che gravita nel quartiere Centro – Sud di Montreal. Al fine di garantire le spese relative ai suoi consumi, non esita a prostituirsi . Il giovane passa il tempo con le persone che hanno stili di vita simili al suo. Se non spaccia per un amico rivenditore, commette dei furtarelli per soddisfare le persone che gli assicurano un tetto per la notte. I mesi più clementi, Alex ha denaro a sufficienza per affittare un appartamento, dove invita il suo amante che è afflitto tanto quanto lui.
Presentato in collaborazione con la Delegazione del Québec a Roma.
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(3 luglio 2015)
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