Spritz for Five, “la rielaborazione del passato è sperimentazione”. L’intervista di #gaiaitaliacom

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Spritz for Five 01di Ghita Gradita

 

 

 

Ci piacciono molto gli Spritz for Five; potremmo dire, noi che non amiamo la televisione per niente, che abbiamo seguito X Factor solo per loro, poi quando (con la nota polemica di Morgan) sono stati eliminati ormai la frittata era fatta e ci siamo dovuti sorbire anche il resto. Resta indimenticabile il loro magnifico lavoro, sul pezzo d’ispirazione madrigalista di Roberto De Simone.

Dopo l’uscita del loro nuovo singolo “Abbronzarella”, in radio dal 24 luglio scorso, abbiamo chiesto loro di rilasciarci un’intervista che pubblichiamo di seguito nella quale ci sbizzarriamo a giocherellare con lo spirito burlone di musicisti davvero in gamba, ottimi cantanti, ai quali auguriamo un grande successo.

 

L’intervista.

 

Siete, a nostro avviso, uno dei gruppi vocali più interessanti d’Italia. Che ci fate qui?
Che ci facciamo a Trieste? Marco, Piero e Rocco ci sono nati; Nicola ci si è trasferito da poco e Giulio ci ha studiato all’università. Che ci facciamo in Italia? In realtà l’Italia ha un sottobosco di gruppi vocali alquanto nutrito; noi stiamo cercando di emergere e affiancare i colleghi che affollano le radio – del resto è già successo altrove (un esempio per tutti, i Pentatonix in America). Che ci facciamo in radio? Giochiamo a fare il gruppo vocale che si mimetizza tra le band. Vediamo se riusciamo a farvi credere che usiamo degli strumenti musicali. smile emoticon

Come nasce il progetto Spritz for Five?
Nel febbraio del 2013, sulla scorta di una lunga e appassionata esperienza corale, Marco e Piero scoprirono di avere un desiderio comune: quello di costituire un gruppo a cappella ispirato alla mirabilità tecnica dei Real Group, con un appeal pop affine a quello dei Pentatonix. L’idea iniziale di una formazione mista virò in breve verso un organico esclusivamente maschile.

Abbiamo seguito, scherzi a parte, la vostra partecipazione a Xfactor dove vi avremmo voluto vedere vincitori. Come avete preso la sortita di Morgan la sera della vostra eliminazione?
Lì per lì, al di là dell’amarezza di dover lasciare la competizione, la reazione di Morgan ci ha fatto pensare che di noi dovesse importagli parecchio. E’ probabile che sia dovuto rientrare, la settimana dopo, per tutta una serie di vincoli contrattuali. Crediamo comunque alla genuinità del suo gesto di protesta che, se non altro, ha fatto parlare di noi.

E dei cosiddetti talent come Xfactor, cosa ne pensate?
Ci limiteremo a parlare di Xfactor, visto che è l’unico talent di cui abbiamo esperienza. Il nostro Xfactor è stata un’esperienza meravigliosa: anzitutto, il loft è una fucina di talenti che condividono la passione per la musica; il palco è una palestra per aspiranti professionisti; il backstage è una macchina i cui ingranaggi si muovono con mirabile precisione; redazione, produzione, runner, makeup artist, stylist e tecnici sono una famiglia di persone estremamente competenti e umane.

Non credete che i cosiddetti talent rischino di distruggere il mercato, invece di aiutarlo? Se sì, che proponete? Se no, proposte?
E’ difficile parlare di mercato discografico senza averne le competenze necessarie. Sappiamo certamente che i tempi dei club e dei tradizionali talent scout sono finiti e che l’epoca in cui viviamo è caratterizzata da talent show di ogni tipo. Crediamo fermamente che, per quanto i meccanismi possano cambiare nel tempo, la musica e la passione di chi la fa restino le stesse. Si potrebbe forse criticare un certo appiattimento dell’offerta musicale, ma di nuovo sta all’artista e alla sua passione trovare il modo di cavalcare l’opportunità offerta dai talent per poter parlare al pubblico con il proprio linguaggio.

Spritz For FiveAbbronzarella, divertentissima e assai ben fatta. Ma questo continuo guardare all’indietro… Perché?
Abbronzarella è, invero, un prodotto futurista! “Abbronzatissima” e “Tintarella di Luna” costituiscono sì un legame con il passato, ma le abbiamo vestite con abiti estremamente moderni. La rielaborazione del passato in chiave moderna è sperimentazione, e la sperimentazione porta avanti. Guardiamo diritti diritti al futuro!

Programmi futuri?
Indubbiamente, giocare con la tradizione e l’innovazione, sperimentare sempre nuovi suoni, perfezionare la nostra tecnica vocale… Sul piano discografico, stiamo lavorando al nostro EP, in uscita nei prossimi mesi.

Meglio un talent oggi che un lavoro in fabbrica domani?
In termini di visibilità, un talent oggi ti porta da zero a cento in pochi mesi. E’ una bella botta. Poi c’è tanto lavoro da fare, l’indomani, per fabbricarsi un futuro solido.

Cosa ci siamo persi?
Se vi siete persi il video di Abbronzarella, correte a vederlo sulla nostra pagina FB! wink emoticon.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(31 luglio 2015)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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