Teatri di Pietra #Inscena il 26 luglio “Il Violino Relativo”, Albert Einstein e il segreto di Stradivari

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Teatri di Pietra Einsteindi Gaiaitalia.com

 

 

Da sempre scienza e liuteria cercano di svelare il segreto di Stradivari: le proporzioni, i materiali, i procedimenti sono stati fedelmente riprodotti, ma i miracolosi risultati sonori dei suoi strumenti si sono sempre dimostrati inimitabili. Nello spettacolo, in scena il 26 Luglio all’Arco di Malborghetto, Ernesto, un insegnante di liuteria, figlio del grande Siomone Fernando Sacconi, liutaio realmente esistito e autore de  “I segreti di Stradivari”, tradotto in varie lingue e diffuso in tutto il mondo, in una pausa della lezione, racconta lo strano incontro avvenuto all’alba del ‘900 tra suo padre e Einstein, da cui scaturì la sfida oggetto dello spettacolo: può uno scienziato scoprire il segreto di Stradivari? Si arriva quindi alla sorprendente risposta di Einstein: “il violino è uno strumento diabolico che resiste all’analisi matematica”. Proveniente dall’America molti anni dopo, il Premio Nobel confessa di non aver scoperto il Segreto di Stradivari, ma di essersi imbattuto, mentre studiava la cassa armonica del violino, nel concetto di relatività. Col pretesto di parlare di musica, nello spettacolo si introducono i concetti fondamentali della relatività generale e Spazio – Tempo.

Il racconto parte da un incontro, avvenuto nei boschi delle Alpi, tra un giovane Albert Einstein e un anziano liutaio che lo sfida a “razionalizzare” e a scoprire il mistero dei violini di Stradivari. La storia vuole analizzare il rapporto tra scienza e natura: il fisico con le sue regole e l’artigiano che usa il legno per creare un Mito. Lo spunto del testo è quello di fondere cronaca e leggenda: si diceva che le corde degli strumenti del genio di Cremona fossero realizzate con le corde vocali dei defunti. Attraverso l’onda sonora, la luce, la cassa armonica, si arriverà alla conclusione che la “scommessa” fosse improbabile, dato che il liutaio incontrato nel bosco era ubriaco quando aveva sfidato Einstein. Nella messa in scena, il bosco rappresenta le risposte che la natura da sempre riesce a dare alla scienza.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(23 luglio 2015)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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