Sarà un grande classico come il Don Giovanni di Molière ad aprire il 6 novembre (repliche fino all’8) la stagione della prosa al Teatro Duse. Sul palco e in regia Alessandro Preziosi che, dopo Amleto e Cyrano (per il quale ha ricevuto il Premio Maschera D’oro del teatro italiano 2014 per il Miglior Monologo), conclude, con un allestimento tecnologico e multimediale, una trilogia di riproposizione di classici seicenteschi rivolta ad un vasto pubblico popolare ma sempre attenta alle nuove generazioni.
La scelta di questo spettacolo – una coproduzione Khora.teatro e Teatro stabile d’Abruzzo – nasce dalla sua straordinaria contemporaneità ed è un omaggio sentito e coraggioso alla scrittura, al fascino dell’immaginazione e soprattutto al Teatro, in tutte le sue forme, come strumento educativo.
Don Giovanni, prototipo del seduttore senza scrupoli che fa dell’inganno ai danni delle donne da lui disonorate un vero e proprio vanto, che non si cura delle classi sociali e dei ruoli precostituiti spinto da un desiderio di conquista inesauribile, con la sua frenesia, il suo essere oltre, il suo slancio vitale e il suo destino di morte, attira tutti gli altri personaggi, sia uomini che donne: anche quando lo odiano o lo negano, non fanno che pensare a lui, parlare di lui, agire per lui.
“In una società che oramai sembra implorare la finzione per raggiungere la felicità, convivendo nella costante messa in scena di sentimenti, emozioni, anche famigliari – ha scritto Preziosi nelle note di Regia dello spettacolo – il Don Giovanni di Molière smaschera questo paradigma di ipocriti comportamenti, di attitudini sociali figlie di una borghesia stantia e decadente. Divenendo il maestro inimitabile della mimesi. Accumula, dunque, Don Giovanni su di sé, come una cavia, l’ipocrisia del mondo, e diviene consapevolmente la vittima sacrificale e contemporanea della società in cui vive”.
Con il debutto stagionale della prosa, al Duse torna anche l’appuntamento ‘L’incontro con l’attore: Alessandro Preziosi’ sabato 7 novembre alle 18.30 nel bar del teatro. Dialogherà con la compagnia il critico Giuseppe Liotta.
Ingresso libero.
(2 novembre 2015)
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