Kamikaze Number Five è il racconto del dies irae, il giorno dell’ira e del giudizio finale, divenuto terreno, carnale, umano. Il testo racconta le ultime ore di un kamikaze. Mentre si prepara per la fine, egli richiama i fantasmi della sua famiglia distrutta: il padre, il fratello, la madre e la sua unica figlia. Le presenze si uniscono in una Totentanz, una danza macabra, una riflessione sulla morte che attraversa e trafigge la vita. L’odio sotteso all’intero racconto assume temperature e intensità diverse: da esso emergono ritmicamente forza, dolcezza, premura, fratellanza, così come la furia cieca e il dramma di appartenere senza scampo alle proprie relazioni, alle persone amate, al luogo in cui si nasce o si cresce.
Sebbene sia il racconto di un atto estremo esso è tutt’altro che la descrizione di un’anima monolitica e compiuta. È invece ambientato su una soglia, su una linea di tensione, sui passaggi che conducono alla trasformazione. Il testo non si rifugia nel “politicamente corretto”, è eccitato ed elettrizzante, fortemente vero e crudele: il pensiero radicale è rappresentato attraverso le sue logiche stringenti e per i suoi valori del tutto basati sul sentire viscerale, rendendo ciò che viene rivelato contemporaneamente condivisibile e inaccettabile.
KAMIKAZE NUMBER FIVE
di Giuseppe Massa
regia Giuseppe Isgrò
con Woody Neri
dramaturg Francesca Marianna Consonni
suono Giovanni Isgrò
sarta Camilla Magnani
dall’8 al 20 dicembre 2015
dal martedì al sabato ore 20:00 / domenica ore 17:00
(3 dicembre 2015)
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