di Ghita Gradita
L’intervista di Franca Leosini a Rudy Guede andata in onda su Rai3 giovedì 21 gennaio all’interno del programma “Storie Maledette” è uno dei pochi esempi di televisione che abbia un senso degli ultimi anni. Senza voler entrare nel merito della delicata questione che vede protagonista il giovane Rudy Guede in una vicenda che conferma ancora una volta la straordinaria superficialità con la quale in Italia troppe indagini vengono ancora affrontate, vogliamo limitarci a sottolineare come esistano ancora programmi di cristallina bellezza, puntuali, raffinati, costruiti con pochissimi mezzi e con tanto, tantissimo talento professionale.
Franca Leosini è riuscita ad entrare con straordinaria delicatezza in una questione che definire sensibile, non è azzaradto e lo ha fatto con una professionalità che pochi, in questo momento televisivo dove il trash è l’unica ragione di esistere, possono permettersi.
Noi, da parte nostra, speriamo anche che il programma possa servire alla revisione del processo nei confronti di Rudy Guede che sconta sedici anni per concorso in omicidio con sconosciuti,d ato che degli altri presunti colpevoli si è persa ogni traccia.
(22 gennaio 2016)
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