Nordic Film Festival 2016, “Svenskjävel”: sperequazione di classe in scandinavia

Altra Cultura

È morta Tina Turner

È morta Tina Turner, leggenda dela musica internazionale. Aveva 83 anni.   In aggiornamento     (24 maggio 2023)

All’Institut Français Centre Saint Louis di Roma “Gli anni d’oro della canzone francese 1940-1970” di Giangilberto Monti e Vito Vita. Il 17 maggio

Uscito in doppia lingua per Gremese, nelle librerie italiane e in quelle francesi, Gli anni d’oro della canzone francese 1940-1970 di Giangilberto Monti e Vito Vita verrà presentato a Roma mercoledì 17 maggio alle ore 18.30 presso l’Institut Français Centre Saint Louis (Largo Toniolo 22). Il libro ripercorre il trentennio aureo della canzone francese del Novecento […]

Condividi

03 di Alessandro Paesano twitter@Ale_Paesano

 

 

 

Svenskjävel (svedesi bastardi) è un’espressione norvegese con la quale ci si rivolge, con pregiudizio razzista, alle persone di nazionalità svedese.

Il film omonimo Svenskjävel (Norvegia, 2015) di Ronnie Sandahl è incentrato sulla giovane Dino  (interpretata da Bianca Kronlöf, che ha ottenuto per il ruolo il premio come miglior attrice esordiente
al Guldbaggegalan 2016 gli Oscar svedesi) in cerca di lavoro in Norvegia, spinta dalla disoccupazione di massa della Svezia rurale.
Infortunata a un braccio  trova  inaspettatamente lavoro come governante nella casa di Steffen il ristoratore che non l’ha assunta come aiutante in cucina.
Dino coinvolge emotivamente sia la piccola Siri che la bulimica adolescente Ida che si invaghisce di lei. Ben presto inizia una relazione con Steffen. Frequenta le sue amicizie, disquisisce di classi sociali e di migrazione (chiamata in questione come volenterosa a brava lavoratrice svedese) ma il rientro dall’estero della moglie di Steffen pone fine agli affetti e al lavoro.

Di nuovo disoccupata Dino è adesso più consapevole e meno sola.svenskjävel

Un film d’autore molto cinematografico (bellissime le scene visive, senza dialoghi dove musica e rumori contribuiscono al significato della scena) che ci restituisce uno spaccato cultuale significativo anche agli occhi di europei del sud come quelli italiani, sorpresi dall’onestà intellettuale con cui i personaggi danesi ammettono il proprio razzismo e il fatto che per permettersi una classe media uniforme norvegese coinvolgono la cittadinanza svedese nei lavori più umili e di servizio facendo risalire la divisione dei compiti agli effetti della seconda guerra mondiale (quando la Svezia, pur rimanendo neutrale vendette acciaio ai nazisti mentre la Norvegia venne occupata dai nazisti e coinvolta in una dolorosa lotta di resistenza).
Una delle tante perle di questa quinta edizione del Nordic Film Fest.

 

 

 

 

 

 

 

(26 aprile 2016)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

©gaiaitalia.com 2016 – diritti riservati, riproduzione vietata

Pubblicità