“Nous trois ou rien”, l’Iran dello Scià raccontato con ironia e ottimismo

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NOUS TROIS OU RIEN PHOTO1

di Alessandro Paesano    twitter@Ale_Paesano

 

 

 

 

Film di gran respiro  Nous trois ou rien (Francia, 2015) di Kheiron racconta le vicissitudini dell’attore comico qui alla sua opera prima. La storia dolorosa che dall’Iran ai tempi dello Scià lo porta prima a opporsi al suo regime poi dopo anni di galera (parte dei quali in isolamento per aver rifiutato di mangiare un dolce per festeggiare il compleanno dello Scià) col sopravvento di Kohemini da rifugiato in Turchia e finalmente in Francia.

Una storia dolorosa, di morte, torture e soprusi, raccontata come la più squisita delle commedie con un registro riuscitissimo che mescola dramma e ilarità senza scadere nella retorica o nell’esagerazione.
Un film corale, con qualche problema sull’invecchiamento degli attori e delle attrici rispetto l’arco temporale del racconto, che sa porre gioia e sofferenza nella stesse scene, sfottendo lo scia come Chaplin fece con Hitler e che sa dare speranza a tutto il pubblico che vedendolo non può non avere speranza sulla immensa capacità di resilienza dell’essere umano.

Commoventi durante i titoli di coda le foto di scena messe a confronto con le vere foto della vera famiglia di Kheiron. Purtroppo il film al momento non ha ancora una distribuzione italiana…
Ed ecco che Rendez-vous conferma la sua necessarietà.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(9 aprile 2016)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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