“La Nueva Ola” a Roma: lo splendido “Hablar” in apertura. Alessandro Paesano c’era

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Roma Cinema Spagnolo 00 Hablardi Alessandro Paesano  twitter@Ale_Paesano

 

 

 

 

 

 

 

 

Questa nona edizione de La nueva Ola si è aperta ieri al Farnese di Roma con lo splendido Hablar (t.l parlare) (Spagna, 2015) del catalano Joaquín Oristrell.

Il film si compone di un unico, vero, piano sequenza di 80 minuti girato per le strade di Madrid durante il quale i personaggi entrano ed escono dall’inquadratura componendo un racconto corale, rapsodico, ellittico a tratti criptico del quale il pubblico trattiene le storie che trova più congeniali, quelle in cui sente di immedesimarsi di più.

Hablar comincia all’uscita della metro Plaza de Lavapiés di Madrid e si conclude sul palco (e nella platea) della Sala Mirador di Cristina Rota insegnante di recitazione molto famosa in Spagna che ha formato un esercito di interpreti.

Molte delle storie portate in scena sono state composte dagli stessi e dalle stesse interpreti, tutti volti noti per il pubblico spagnolo cui Oristrell ha chiesto di contribuire alla sceneggiatura.

Sergio Peris-Mencheta interpreta un profeta urbano seguito come un candidato politico,  Estefanía de los Santos una alcolista che ispira pena e disgusto in una coppia di spazzine, María Botto è una madre alla disperata ricerca di cibo mentre Raúl Arévalo scopre che la ragazza che sta incontrando al buio è in realtà una persona che conosce bene…

A loro si affiancano Marta Etura, Mercedes Sampietro, Goya Toledo,  Antonio de la Torre e Miguel Angel Muñoz nella parte da commedia di un giovane marito che confessa alla madre la sua dipendenza masturbatoria dal porno su internet.

Tutti questi personaggi sono ripresi in veri esterni in una sorta  di teatro da strada nel quale si fanno testimoni di un disagio generale, caratterizzato da estrema solitudine, mancanza di solidarietà, abbandono sociale (di classe e di Stato) restituiti con uno sguardo non superficiale ma di superficie che non indugia più di tanto sui motivi sotterranei, sul vissuto dei personaggi, ma ne coglie un immediato qui e ora secondo la formula di società liquida che stiamo imparando a conoscere a nostre spese.

Il finale meta-teatrale ragiona sul significato delle parole e sull’efficacia della recitazione teatrale, chiedendosi se le parole hanno un senso anche quando non sono ascoltate dal pubblico.
La risposta nel film è uno scroscio di applausi di tutti gli e le interpreti del film che vediamo occupare spalti del teatro.

Hablar è un grande inizio per una edizione de la Nueva Ola che si preannuncia importante.
 

Roma Cinema Spagnolo 01 Hablar

 

 

 

 

(6 maggio 2016)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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