Raqib Shaw, Londra ospita il “kitsch” d’autore fino all’11 settembre

Altra Cultura

Condividi

Raqib Shaw 00di Giorgia Trinelli

 

 

 

 

 

 

 

Caotiche, preziose, minuziose, inquiete e inquietanti.Sono le opere di Raqib Shaw, tra i cinquanta artisti più seguiti dai collezionisti. Per alcuni, le sue opere sono espressioni di puro kitsch. Incantesimi pittorici, maestria pittorica (assolutamente indiscutibile), queste le caratteristiche che lo fanno scoprire dai galleristi alla fine degli anni Novanta.

Le sue opere si ispirano alla vita, alle esperienze quotidiane che rielabora, per creare avventure in mondi onirici. La sua è una realtà sognata, trasognata, non include mai esseri umani, sostenendo che sono solo fonti di grandi delusioni. Come dargli torto.

Utilizza la satira, per celare il significato “vero” delle sue rappresentazioni ( in qualche modo si deve pur sopravvivere). Cani, scheletri, oggetti quotidiani, flora, fauna, ma anche architetture. Tutto dipinto in maniera fiamminga, delicata, veritiera, raccontano l’artista, il suo passato, le sue dipendenze, i suoi desideri. Oriente e Occidente si mischiano, nel segno, nella cultura e nel racconto. Lento, mistico, anche la presenza più inquietante risulta poetica, in un contesto dal quale trapela una grande maestrìa delle tecniche pittoriche e una profonda osservazione del mondo interiore.

Proveniente dalla zona del Kashmir, da cui fugge per scampare alla guerra e alla pesante censura, arriva a Londra dove scopre la sua vocazione.

E’ a Londra il luogo dove unisce la tradizione del suo passato all’arte del suo presente.

 

 

 

 

 

RAQIB SHAW. Glyndebourne, White Cube
www.whitecube.com
fino al 28 agosto 2016
RAQIB SHAW. Londra, White Cube Bermondsey
fino all’11 settembre 2016

 

 

 

 

 

 

 

(13 agosto 2016)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

©gaiaitalia.com 2016 – diritti riservati, riproduzione vietata

 

 

Pubblicità