A Rovigo, Pietro Donzelli “Terra Senz’Ombra” fino al 2 luglio

Altra Cultura

Condividi

Delta del Po (D.110). Valle Pega, venditrice ambulante, 1954

di Emilio Campanella

 

 

 

 

Dopo anni di arti figurative ed approcci colti ma anche frivoli alla pittura, Palazzo Roverella, a Rovigo propone la sua prima mostra fotografica, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, con la collaborazione del Comune di Rovigo e dell’Accademia dei Concordi: Pietro Donzelli. Terra senz’ombra. Il Delta del Po negli anni Cinquanta, fino al 2 luglio prossimo. Milanese, per quanto nato a Monte Carlo, Donzelli (1915-1998) fu fra coloro che crearono una sensibilità italiana nei confronti della fotografia, anche facendone conoscere grandi nomi internazionali.

La mostra riguarda un momento specifico della sua carriera, dedicata ad un luogo preciso, quel Polesine martoriato dalla miseria e dalle alluvioni, così spesso nella sua storia. Spazi, silenzi, luoghi di desolazione, solitudini in immagini di grande rigore formale e profonda umanità, al contempo;le luci fortemente contrastate della Bassa, gli oggetti di vite povere, masserizie accatastate, interni desolati, volti intensi e drammaticamente colti. Uno sguardo molto vicino a quello del cinema coevo, l’occhio del neorealismo. I luoghi sono proprio quelli di Ossessione di Visconti, quelli de Il Grido di Antonioni, ma anche di Rossellini, di Pietrangeli. Alcune immagini potrebbero sembrare tratte da questi film, date le perfette corrispondenti ambientazioni… Ambienti veri, persone vere, lavoro vero, le povere insegne di tristemente commoventi esercizi commerciali in un’Italia ancora in ginocchio, che faticava a risollevarsi dopo il ventennio e la guerra devastante con il suo strascico di orrori dell’occupazione. Gli artigiani ed i poveri clienti che possiamo ben immaginare per il sarto colto nel suo poverissimo laboratorio: qualche immagine di moda, un manifesto del Sindacato Manifatturieri, il suo tavolo da lavoro in legno grezzo, lui con il ferro, colto dal riflesso dello specchio ( la foto è: Il sarto barbiere di Scardovari, 1954).

Delta del Po (D.136). Caffè a Rosolina, 1954

Confesso di essere tornato all’infanzia, di aver riconosciuto abiti, modi, oggetti che conosco e che fanno parte di un mondo ormai molto lontano, ma indelebile nella mia memoria di bambino di allora. In queste immagini, nei campi lunghi come nei primi piani, le case, i paesi, i tanti canali, la laguna, la vita sull’acqua, il grande fiume. I primissimi inizi dell’industrializzazione, l’emigrazione, veicoli d’altri tempi…

In margine alla manifestazione, il catalogo bilingue pubblicato da Silvana Arte. Nelle stesse date, a Palazzo Roncade: Il Novecento Recente, dalla Collezioni della Fondazione CARIPARO, Castellani, Pozzati, Munari ed altri nomi importanti.

 




 

(6 aprile 2017)

 

 

 

 

 

©gaiaitalia.com 2017 – diritti riservati, riproduzione vietata



 

 

Pubblicità