“La mécanique de l’ombre” #Vistipervoi a Rendez-Vous Festival: complottismo e corruzione

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di Alessandro Paesano  twitter@Ale_Paesano

 

 

 

 

 

Anche questa VII edizione di Rendez-Vous si caratterizza per la sua vocazione di offrire al pubblico italiano un panorama il più variegato possibile del cinema francese e francofono (non mancano le coproduzioni con il Belgio e il Canada) non i film di nicchia o di eccellenza ma i film che affollano regolarmente le sale d’oltralpe.

E’ il caso de La mécanique de l’ombre (t.l. La meccanica dell’ombra) (Francia/Belgio, 2016) di Thomas Kruithof, uscito in patria nel gennaio del 2017.

Il film  è una rivisitazione francese dello spy thriller (con un retrogusto polar) in linea con le teorie complottiste contemporanee che racconta della corruzione dei servizi segreti francesi con un realismo (semplificato) da fumetto.
A trovarsi coinvolto tra doppiogioco e controspionaggio è Duval (un impeccabile François Cluzet), contabile disoccupato e con problemi di alcolismo che trova lavoro come trascrittore di nastri che contengono registrazioni di conversazioni telefoniche per conto dei servizi segreti. Un lavoro “da scrivania” che lo porterà a diventare suo malgrado una spia.
La trama, sempre avvincente, non si impone per la novità (anzi forse irrita perché va a cercare “la storia” nella gestione personalistica della cosa pubblica fatta da pochi individui, deresponsabilizzano così non solo le Istituzioni ma il popolo)  mantenendo coerenti fino alla fine, però, le premesse narrative da cui trae spunto.
Intriga invece il percorso del protagonista che, pur essendo remissivo e rassegnato, di fronte l’ennesima persona che si approfitta di lui sa reagire in maniera imprevedibile, per il suo profilo psicologico, concludendo il film con un finale non proprio scontato.

Molti i volti noti del cinema francese che accompagnano François Cluzet, anche in piccoli ruoli, da Philippe Resimont a Sami Bouajila, da Denis Podalydès a Simon Abkarian.
Nel cast anche la nostra Alba Rohrwacher nel ruolo di Sara, che Duval conosce a uno dei meeting dell’anonima alcolisti che frequenta.

 

Opera d’esordio basata su una storia originale, scritta dello stesso regista (con Yann Gozlan) La mécanique de l’ombre dimostra le grandi capacità produttive del cinema francese che anche quando pensa a un prodotto medio non si concede scivolate di gusto o pressappochismi produttivi.
Il film distribuito in Italia dalla EuroPictures è nelle sale italiane da questa settimana.

 




 

(7 aprile 2017)

 

 

 

 

 

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