Sabato 7 Dicembre al primo piano nobile di Ca’ Rezzonico a Venezia, nelle tre sale adiacenti il Salone da Ballo, è stata presentata una “piccola” mostra, la prima mai dedicata a PIETRO BELLOTTI, Un altro Canaletto, in apertura di una serie di manifestazioni dedicate a vedutisti “minori” del ‘700 veneziano, e che mandando in soffitta Rosalba Carriera, momentaneamente sfrattata, sarà aperta al pubblico sino al 28 Arile 2014. Nipote di Antonio Canal (Canaletto), e fratello di poco minore di Bernardo Bellotto, segui le orme dei più noti parenti, ma svolse la sua carriera, per la maggior parte della sua vita, in Francia…artista dai risvolti interessanti come dimostrano le quarantatre tele esposte in un contesto ideale. ebbe vita avventurosa come molti dei suoi contemporanei che si spostarono per l’Europa alla ricerca di successo quasi al limite della legalità… e questo ce lo rende già un po’ simpatico, immaginandolo in giro per le fiere con le sue camere ottiche, a firmare i suoi dipinti come Bellotti dit Canaletti, ma anche Sieur Canalety Peintre Venitien… E questo considerando che doveva, pur lontano, contrastare ed anche sfruttare ai suoi fini, il successo dello zio come del fratello, entrambi molto noti.
Il suo giro dell’ Europa è documentato qui grazie ad un corpus di opere provenienti da collezioni europee ed americane, solo due di istituzioni pubbliche: LE PORTE DEL DOLO della Fondazione dei Musei Civici di Venezia ed IL CORTILE DEL ROYAL EXCHANGE A LONDRA (Londra, The Woshipful Company of Mercers).
Importante il catalogo in un adatto, in questo caso, formato di album, pubblicato da Scripta Edizioni, insieme con i Musei Civici Veneziani, ricco di saggi dei curatori: Charles Beddington, Alberto Craievich, e Domenico Crivellari, utilissimi per approfondire e mettere in luce le particolarità dello stile di un artista poco noto al grosso pubblico.
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