Al Piccolo Eliseo di Roma Crescenza Guarnieri torna in scena con lo spettacolo “Niente più niente al mondo” fino al 13 dicembre. La pièce è tratta dall’omonimo libro di Massimo Carlotto. Si narra un intenso dramma familiare tra noir e racconto sociale. La donna, sola in scena, come in un delirio straziante, ironico e mai patetico, rievoca la propria storia e quella drammatica della sua famiglia; il rapporto con il marito e la figlia unica, tra bisogni e ossessioni, vite perdute, sogni infranti, il dio denaro, una battaglia per dimenticare. Le note di una canzone ricordano i giorni felici in un quotidiano senza storia e senza musica.
Sullo sfondo la città di Torino in cui regnano la mancanza di lavoro, la difficoltà di sbarcare il lunario quando non si è più produttivi. La protagonista è una proletaria, costretta a vestirsi negli empori cinesi e a fare la spesa al discount. La sua è un’esistenza misera, priva di speranza, che trova sfogo solo nelle bottiglie di vermuth. Crescenza Guarnieri dona un’interpretazione matura, forte, sublime al suo personaggio rendendo eloquenti anche le pause e i silenzi.
Il titolo trae origine da un verso della canzone di Gino Paoli “Il cielo in una stanza”, che, ripetuta ciclicamente, rappresenta proprio l’arrendevolezza della protagonista a un destino già segnato.
Massimo Carlotto racconta attraverso i propri personaggi le trasformazioni più recondite della società. Inizia l’attività letteraria e giornalistica nel 1994, scrivendo romanzi di genere noir. “Il fuggiasco” (1995), autobiografia romanzata sul suo periodo di latitanza, rappresenta la sua prima pubblicazione. Dal libro è stato tratto nel 2003 l’omonimo film, diretto da Andrea Manni, con Daniele Liotti. Il suo personaggio più noto è l’Alligatore, alias Marco Buratti, un originale detective privato. I suoi romanzi sono tradotti in molte lingue e ha vinto numerosi premi sia in Italia che all’estero.
(2 dicembre 2015)
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