di Redazione
Si è concluso il Milano Film Festival, programmato nel capoluogo meneghino dall’8 al 18 settembre, ecco tutti i vincitori:
MILANO FILM
Concorso Lungometraggi
La Giuria del 21° Milano Film Festival, composta da Rebecca De Pas, Bruno Di Marino, Philippe Grandrieux, assegna i premi:
Miglior Film a:
GULîSTAN, TERRE DE ROSES di Zaynê Akyol/ Canada, Germany / 2016 /86’
Attraverso la semplicità di un linguaggio che coniuga realismo e metafisica, il film mostra – senza alcuna oscenità – la crudeltà della guerra, rifuggendo ogni sensazionalismo e celebra la vita malgrado la minaccia onnipresente della morte. Un’opera necessaria che ci riguarda tutti da vicino.
Concorso Cortometraggi
La Giuria del 21° Milano Film Festival, composta da Kinodromo di Bologna, assegna i premi:
Miglior Film
LIMBO
Konstantina Kotzamani / France, Greece / 2016 / 30’
Attraverso una scelta stilistica curata, fortemente connotata e di impatto, questa opera spicca per la capacità di suggestionare lo spettatore trasportandolo in un mondo chiaramente indefinito ma ricco di significati e simbologie. In un momento storico in cui il mare è portatore di morte ma anche di speranze di vita, la metafora del “né vivo né morto” portato dall’acqua si carica di senso, senza tuttavia perdere ulteriori livelli di interpretazione. Un cast efficace ed emozionante, diretto con consapevolezza, va ad arricchire la coerenza tra forma e contuto che rende questo lavoro meritevole del primo premio.
Menzione Speciale
METUBE2 : AUGUST SINGS CARMINA BURANA
Daniel Moshel / Austria / 2016 / 5’
Raramente capita di essere trasportati in una avventura visiva che ti stupisca dall’iniizo alla fine. Una piccola perla che unisce una tecnica di ripresa apparentemente amatoriale ad una grande consapevolezza del linguaggio e dell’uso del mezzo, il tutto arricchito da un carosello di personaggi kitsch e grotteschi che accompagnano lo sguardo dello spettatore nel folle immaginario del regista regalandogli 5 minuti di vero stupore.
Menzione Speciale
GOOD NEWS
Giovanni Fumu / South Korea, Italy / 2015 / 17’
Darsi il tempo di osservare gli attori, seguendoli e lasciando fuori campo ciò che non è indispensabile; usare il suono e la fotografia per aumentare la tensione che grava sulla scena. Grazie a questi elementi la regia si rivela matura ed essenziale e coglie l’”amaro” dell’anima senza giudicarla mai, raccontando con tono forte ma delicato la storia di due adolescenti di fronte ad un episodio complicato delle proprie esistenze.
Premio Nastro Azzurro Video Talent Award
Innovation on languages:
Il Discorso Amoroso – Percorso Sensoriale.
Di Abreu Estepheny, Nobrega Melim Renata, Nocchi Sara, Piazza Marianna
Per la capacità di scavare sotto la superficie progettuale con intensità e la rara attenzione alle finalità sociali, che permettono l’allargamento della base della fruizione e quindi del possibile pubblico.
Innovation on tools:
Triart
di Duccio Brunetti, Nicolò Marchi, Federico Mattia Papi
Per l’intuizione progettuale che traspare dentro una struttura capace di tracciare i tempi e compenetrare i modi, coinvolgendo un discorso di collettività che attraversa i confini.
Premio Aprile
attribuito dal comitato di selezione al film che meglio rappresenta lo spirito del festival a Bernardo Britto per:
JACQUELINE (ARGENTINE) di Bernardo Britto / USA / 2016 / 87’
GLOVE di Alexa Lim Haas, Bernardo Britto / USA / 2016 / 6’
Per l’abilità di giocare con i generi nel suo primo lungometraggio, superando ogni costrizione narrativa e produttiva e riuscendo sempre a disattendere le aspettative dello spettatore. Per la capacità di unire macrocosmo e microcosmo in tutte le sue opere, sia live action che animate, con epopee che riportano nello spazio e sul surreale terreno della politica internazionale la poesia della piccole cose e le ossessioni umane. Per un percorso artistico che si snoda tra cortometraggio e lungometraggio, in una costante ricerca di libertà espressiva, che incarna al meglio la natura stessa della selezione di Milano Film Festival.
Premio dello staff
houSE ArrEST
Matthias Sahli / Switzerland / 2015 / 13’
Per la fredda e geometrica atmosfera che crea al contempo un sottofondo comico, avvicina lo sguardo lo dello spettatore al punto di vista del protagonista, accompagnandolo sempre di più in un viaggio senza ritorno. Con un sapiente utilizzo di una regia statica, che non annoia ma incuriosisce, mostra, senza scendere in toni grotteschi, un’estremizzazione, a tratti molto realistica, di un possibile spaventoso futuro in cui le macchine scandiranno sempre più l’esistenza umana. Avvalendosi di uno sguardo al contempo fresco e giovane ma anche pienamente consapevole delle proprie capacità realizza un prodotto maturo. Nonché bello da vedere. Divertente, chirurgico, caustico e sincero…
Il premio di un corso di sceneggiatura presso Belleville – La Scuola destinata alla realizzazione della sceneggiatura, per il miglior soggetto del bando Open Land va a:
Andreina Speciale con Open Water
Menzione speciale:
Elzbieta Pieckacz per Blanketts of Love
Per il potere evocativo che ha sull’immaginario, il suono e l’immagine che regalano il senso dell’amore e dell’assenza, e la capacità di rendere tutto attraverso la scrittura
Premio del Pubblico – Lungometraggio
UNDER THE SHADOW
Babak Anvari / Iran, Jordan, Quatar, UK / 2016 / 83’
Premio del Pubblico – Cortometraggio
ex aequo:
DECORADO
Alberto Vázquez / Spain, France / 2016 / 11’
flowErS And BoTToMS
Christos Massalas / Greece / 2016 / 6’
Premio Miglior Animazione
assegnato in collaborazione con WACOM
GLOVE
Alexa Lim Haas, Bernardo Britto / USA / 2016 / 6’
Per la capacità di coniugare racconto e animazione, trasformando la storia di un oggetto perduto nel 1968 in una vivida metafora delle nostre esistenze. Un cortometraggio che punta il suo sguardo alle stelle ma che riesce a raccontare qualcosa di molto profondo sulla nostra vita e le nostre radici, fossero anche una semplice fabbrica di guanti (reggiseni) della provincia americana.
Premio Docucity/UNIMI per il miglior film documentario sulla città assegnato da una giuria di studenti dell’Università degli Studi di Milano, in collaborazione con Docucity
LA VALLÉE DU SEL
Christophe M. Saber / Switzerland / 2016 / 62’
Il film racconta con realismo e naturalezza una vicenda estremamente attuale, specchio del contrasto e della situazione vissuta dalle minoranze religiose in Egitto dopo la Primavera Araba. Il regista propone in maniera onesta un’esperienza famigliare attraverso l’oggettività della telecamera, adoperata come occhio innocente ed intimo. Per l’incisività e l’immediatezza con cui cattura l’attenzione dello spettatore.
Menzione speciale cortometraggio
TOUT LE MONDE AIME LE BORD DE LA MER
Keina Espiñeira / Spain / 2015 / 16’
Per la cifra stilistica della fotografia, estremamente suggestiva e in grado di riportare la dimensione onirica del confine.
Menzione speciale lungometraggio
TIDES – A HISTORY OF LIVES AND DREAMS LOST AND FOUND (SOME BROKEN)
Alessandro Negrini / UK, Ireland, Italy / 2016 / 40’
Per la sapiente sperimentazione di un’immersione in chiave poetica e musicale nell’universale tema del confine
(19 settembre 2016)
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