La presenza di Francesca Pascale al Gay Village ne sancisce lo status di nuova icona gay a beneficio della destra omofoba che si fa il restyling (che si nasconde tutta nel Ncd, che NON E’, sia chiaro, cosa altra da Forza Italia, si son solo divisi per tenere una gamba nel governo e l’altra nell’opposizione).
La Divina Apparizione nella serata di chiusura del Gay Village tenuta il 27 settembre scorso.
Bella in tutta la sua bellezza da29enne rampante, compagna dell’80enne che gioca a fare il giovin virgulto, Donna Pascale sa il fatto suo: di bianco vestita a fianco di Vladimir Luxuria in viola, dispensa sorrisi come divina Madonna del Gesù d’amore acceso, portatrice di acqua al mulino della causa LGBT. Nuova pasionaria dei Diritti e della destra sociale. Nuova icona del movimento LGBT orfano di Iva Zanicchi. Evita Peron de noartri che non ci meritiamo artro.
Dal palco del romanico gaio villaggio M – riporta Repubblica.it – ha lanciato il suo messaggio: “Il consiglio comunale di Roma si appresta a votare la delibera per l’istituzione del registo sulle Unioni civili è una delibera che voterei. Del resto anche io e Silvio siamo una coppia di fatto (…) Mi auguro che i consiglieri comunali di Roma di Forza Italia cambino idea e votino per la costituzione del registo delle Unioni civili. E’ una delibera che anche Berlusconi voterebbe” .
Davvero questa il Gay Village ce la poteva risparmiare.
(28 settembre 2014)
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