Rendez-Vous 2015 chiude con “Samba” e “Le beau monde”

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Rendez-Vous 2015 - Le beau monde  05di Alessandro Paesano twitter@Ale_Paesano

Alice ventenne paesana di Bayeux grazie all’interessamento di una ricca donna parigina riesce a iscriversi a una scuola prestigiosa della capitale. Trasferitasi nella ville lumière viene corteggiata dal figlio della sua mentore, Antoine, dal quale è lusingata più per l’interessamento di uno della sua classe sociale che per un vero sentimento amoroso che tarda a manifestarsi mentre lui l’ama perché lei rappresenta tutto quello che c’è al di là di quel mondo alto borghese dal quale vuole fuggire.

Noiso e privo di nerbo Le Beau Monde (Francia, 2014) insiste sui piccoli dettagli di vite differenti senza coinvolgere veramente il pubblico trattando come problematiche degne di comparire sul grande schermo delle nugae prive di un vero interesse tradendo più che altro il tentativo (vano) di volere fare il verso a un certo cinema (Rohmer in testa) senza averne minimamente lo spessore culturale e filosofico.
Algido, freddo e privo di sentimenti  Le Beau Monde è un film che delude anche perché presentato come uno dei due titoli della sezione di Rendez-Vous dedicati alle cineaste.

Anche per questo un’occasione sprecata.

Rendez Vous Festival 2015 - SambaSamba (Francia/Italia, 2014) di Eric Toledano e Olivier Nakache è un film solido, con qualche lungaggine, che rivista il plot dei sans papier con un registro da commedia drammatica nel quale il vissuto di Samba  senegalese immigrato da 10 anni che viene espulso dalla Francia si confronta con quello di Alice dirigente d’azienda che ha subito un crollo psico-fisico da stress.
Sfiorando senza mai scadere nel retorico i luoghi comuni del caso il film pone di fronte l’uno all’altro due dolori esistenziali, quello di un uomo costretto ad assumere identità altrui quando presenta dei documenti falsi per ottenere dei lavori a termine e quello di una donna inaridita da un lavoro che non le è mai piaciuto.
Molto ben tratteggiati i personaggi protagonisti e magnificamente interpretati,  tutto il cast sa dare colore e sostenere la felicità di scrittura anche dei personaggi di contorno.
Particolare cura nel montaggio e nelle musiche (alcune delle quali sono state composte ad hoc dal nostro Luigi Einaudi) distinguono un film dal respiro internazionale che è riuscito a trovare una distribuzione italiana, la 01,  anche perché coprodotto dalla IIF.

Un’altra delle perle che Rendez-vous ci ha regalato nell’ultimo giorno di programmazione romana, per farci rimpiangere la fine di una delle manifestazioni più interessanti della stagione…

 

 

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