A Roma Raffaello, Parmigianino e Barocci

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Raffaello---Ritratto-di-Bindi Giorgia Trinelli

 

 

 

 

 

 

Ai Musei Capitolini è di scena il disegno, la magia del disegno fino al 10 gennaio 2016. Tre grandi maestri, tra disegno e confronti di tratti: “Raffaello, Parmigianino e Barocci. Metafore dello sguardo”.

Ispiratore di temi e innovazioni grafiche è Raffaello, Raffaello dalle tematiche e dalle innovazioni compositive  e di stile. Composizioni e stile  che incrociano la genialità e l’innovazione di Parmigianino e Barocci che sintetizzano i concetti primordiali del Sanzio e li fanno propri con eleganza e tratti personali.
Espressione, vita, pulsioni, in contrasto con la leggerezza dei tratti, dei volti, delle velature proprie dei dipinti.

Sperimentatori, pionieri di una maniera, la maniera dell’approfondimento della conoscenza: il disegno come esperienza espressiva. Raffaello inizia ciò che Parmigianino e Barocci portano avanti , affinando e personalizzandone i principi e le tecniche. Il percorso espositivo, suddiviso per temi, apre con l’Autoritratto di Raffaello in cui l’artista si raffigura come artista-cortigiano, idealizzando la sua figura. A fianco, due disegni del Parmigianino negli autoritratti in cui si figura maturo, con figure femminili.

Il Barocci, nella profonda umanità di uno sguardo, raffigura se stesso. Esposti anche gli studi di sviluppo relativi ai temi religiosi; infine splendidi i capolavori dedicati alla figura umana in cui le perfezioni degli artisti si rincorrono, i tratti delicati si fanno palpabili, le linee curve si fanno ancora più sinuose: delicato Raffaello, magico e misterioso Parmigianino, celebre Barocci.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(5 ottobre 2015)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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