Isabella Rossellini alla Festa del cinema. L’intelligenza critica e la vis comica di “Green Porno Live”

Altra Cultura

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imagedi Alessandro Paesano    twitter@Ale_Paesano

 

 

 

 

Era un po’ che non lavoravo, così ho pensato di tornare a studiare. Dopo il college ero diventata attrice e modella e non ero mai andata all’università.
Mi sono messa a studiare etologia. La vita degli animali il loro comportamento mi affascinava e ho pensato di fare dei piccoli cortometraggi nei quali raccontare quello che andavo imparando all’università. Ma Come catturare l’attenzione del pubblico? La risposta è stata facile Il sesso! Così è nato Green Porno.

Una Isabella Rossellini tranquilla, serena, ancora un poco meravigliata del successo che la sua idea ha avuto nel mondo (tre serie per il web, Green porno, Seduction e Mamas, due delle quali prodotte per il Sundance, un libro, e, infine, un monologo teatrale che la figlia di Ingrid Bergman e Roberto Rossellini ha portato in tournée negli States, in Europa e in Australia) racconta al pubblico dell’unica proiezione del suo film per la festa del cinema la nascita e il successo di una sua idea.

Green Porno Live, è il documentario che racconta di questo format del suo successo teatrale mostrandocene il dietro le quinte, e che ripropone alcuni brani dei circa 40 corti che si possono liberamente vedere su youtube.
Con un fare ironico e coraggioso, si camuffa da verme, lumaca, delfino, zecca, lei una delle icone del cinema e del mondo della pubblicità, senza davvero rendersi conto della grandezza del lavoro che ha proposto sia da un punto di vista scientifico che da un punto di vista culturale.
Le sue osservazioni sul comportamento sessuale delle specie animali più disparate (dai ragni ai delfini, dai criceti ai pesci) mentre spiega la biodiversità e la necessità della differenza biologica nell’evolversi della vita costituisce uno strumento preziosissimo per analizzare e decostruire quei ruoli di genere che relegano uomini e donne in mondi contrapposti e poco comunicanti.
Isabella ha una parola per tutti e per tutte.
Nel suo raccontare le abitudini sessuali delle forme di vita del Pianeta terra smantella fallocentrismo, sessismo, omofobia, dimostrando e decostruendo ogni pregiudizio che possiamo avere su istinto materno, sulla presunta generosità e spirito di sacrificio innato nelle donne, sull’essere contro natura del comportamento omosessuale (splendide le sue descrizioni sul sesso a 360 gradi dei delfini e delle delfine) decostruisce il binarismo di genere spiegando con icastica semplicità la necessità la naturalezza del travestitismo del transgenderismo e il fatto che le parole faticano a descrivere la varietà di comportamenti che si osservano in natura.

L’immensa intelligenza e statura umana di Isabella Rossellini le fanno considerare la sua operazione culturale con serietà, ma modestia mentre invece si tratta di una delle più intelligenti operazioni culturali mai apparse sul web, a teatro e sul grande schermo degli ultimi 20 anni.

Uno dei film più interessanti della Festa, in proiezione unica, alle 21.30, al Maxxi, ma si sa se il cinema libera la mente meglio che lo si veda in pochi e poche, non si sa mai…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(18 ottobre 2015)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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