Roma, il Teatro Stanze Segrete presenta “Didone” #Inscena il 17 novembre

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All’Institut Français Centre Saint Louis di Roma “Gli anni d’oro della canzone francese 1940-1970” di Giangilberto Monti e Vito Vita. Il 17 maggio

Uscito in doppia lingua per Gremese, nelle librerie italiane e in quelle francesi, Gli anni d’oro della canzone francese 1940-1970 di Giangilberto Monti e Vito Vita verrà presentato a Roma mercoledì 17 maggio alle ore 18.30 presso l’Institut Français Centre Saint Louis (Largo Toniolo 22). Il libro ripercorre il trentennio aureo della canzone francese del Novecento […]

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Didone Marina Guadagno e Fabrizio Puccidi Gaiaitalia.com

 

 

 

 

 

Torna il 17 novembre nel Teatro Stanze Segrete di Roma l’avvincente storia di Didone, narrata in versi da Giuseppe Manfridi, interpretata da Marina Guadagno insieme a Fabrizio Pucci.

Ci troviamo di fronte all’originale rivisitazione di una fra le più belle pagine della letteratura latina, attraverso la trasformazione di un dramma antico in un dramma eterno, per molti versi contemporaneo: quante donne belle, piene di talento e di valore, si sono perse seguendo uomini che le hanno condotte alla rovina? E viene quasi spontaneo pensare a Claretta Petacci e Benito Mussolini mentre ripercorriamo l’amore di Didone ed Enea in questo allestimento pensato negli anni ’30-’40, con musiche e costumi che straniandoci dall’epoca classica ci fanno attraversare la storia, l’attualità e anche un po’ noi stessi.

Ovidio, già vecchio, evoca Didone, la regina fenicia che aveva giurato di non innamorarsi più dopo la morte del marito Sicheo e che invece si lascia bruciare dalla passione per Enea fino a suicidarsi con la sua spada dopo la partenza dell’eroe troiano. Ovidio crede di trovare in lei un’ispirazione, ma inconsapevolmente compie un atto di stregoneria: Didone gli rivelerà di non essere stata evocata, ma raggiunta. Dove sta avvenendo il loro colloquio? Nell’oltremondo? E colui che domanda, perché si trova lì?

Tra intensità tragiche e repentini slanci di frivolezza, Didone ripercorrerà il filo della sua rovinosa storia d’amore con Enea, illuminandola però di una luce nuova. Adesso lei è un nume luminoso che ha accesso a segreti che per il poeta Ovidio sono un mistero, ma contemporaneamente resta una donna palpitante e innamorata che ha barattato la propria vita con un ruolo tragico e marginale nel destino di un grande condottiero.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(9 novembre 2015)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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