Comunicato stampa
Il Gender Docufilm Fest ospitato dal Gay Village di Roma, si è concluso con lo straordinario successo del film MY LOVE – THE STORY OF POUL AND MAI di Iben Haahr Andersen. Regista, sceneggiatrice, ingegnere del suono che vanta nel suo curriculum anche l’ELEMENTO DEL CRIMINE, opera prima di Lars Von Trier, Iben Haarh Andersen ha realizzato un film sulla scoperta dell’amore da parte di un anziano pescatore danese, uno degli ultimi a praticare la pesca del salmone con le reti, attraverso Mai, un ragazzo tailandese.
Grazie a un lavoro di osservazione durato sei anni, la regista è riuscita a rendere il farsi di un bisogno amore semplice e radicale al tempo stesso; a offrire un ritratto attendibile della società danese contemporanea, a porre il problema dell’accoglienza nei confronti delle masse migranti che provengono dal sud del mondo. Un film schietto e attento che testimonia come l’atto del filmare non possa che essere un atto d’amore e di solidarietà.
Il premio del pubblico è stato attribuito al cortometraggio diretto da Filippo Demarchi, TAGLIA CORTO! straordinario coming out in forma d’indagine familiare, il giovane ticinese Demarchi è riuscito nell’impresa di realizzare un film intimo e politico al tempo stesso, affrontando i suoi genitori nei confronti delle problematiche del desiderio e della sessualità. Un film che ha conquistato il pubblico del Gay Village che gli ha attribuito con straordinario calore l’AUDIENCE AWARD.
Un bilancio dunque fortemente positivo quello relativo alla quarta edizione del GENDER DOCUFILM FEST che ha confermato il sempre maggiore radicamento del festival nel tessuto culturale della città di Roma e nel cuore e nelle abitudini dei frequentatori del Gay Village che ne è promotore.
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