Reggio Emilia presenta Fotografia Europea 2014, fino al 15 giugno

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Luigi Ghirri 03di Gaiaitalia.com

Con le giornate inaugurali, dal 2 al 4 maggio 2014, prende il via la nona edizione di Fotografia Europea. Promosso dal Comune di Reggio Emilia e ormai punto di riferimento nel panorama nazionale e internazionale delle manifestazioni dedicate alla fotografia, quest’anno il festival propone come filo conduttore la riflessione sullo sguardo, prendendo spunto dalla lezione del maestro Luigi Ghirri e sviluppandosi attraverso un articolato programma di mostre e installazioni.

Le immagini di Ghirri hanno fatto scuola: suddivise in Icone, Paesaggi e Architetture vengono ora raccolte e presentate in una eccezionale retrospettiva ai Chiostri di San Pietro a Reggio Emilia. Trecento scatti che testimoniano la forza e l’attualità del suo Pensare per immagini (titolo della mostra) e una ricca selezione di cartoline, libri, riviste e dischi che ne ricordano il ruolo di illuminato animatore culturale degli anni Settanta e Ottanta del Novecento.

L’esposizione dedicata all’artista emiliano, scomparso nel 1992, è il faro della nona edizione del festival: la luce che accende e guida un percorso di ricerca nel quale le immagini non si limitano a provocare dei pensieri, ma li evidenziano in tutta la loro autonomia. Al pubblico di Fotografia Europea viene offerta la possibilità di affrontare questo cammino seguendo un ventaglio di possibili focus tematici: dall’approfondimento sul ruolo del libro fotografico (le mostre Senza meta. Il libro come pensiero fotograficoe Divine Violence di Adam Broomberg e Oliver Chanarin) al dipanarsi dell’elemento surrealista nella fotografia (Illusionismo surreale sulle cartoline fotografiche del primo Novecento, la personale dedicata alla fotografa di moda francese Sarah Moon, gli sguardi alternativi di Silvia Camporesi, Paolo Simonazzi e Andrea Ferrari), dalle esposizioni focalizzate sulla visione del presente e nel presente (Simone Bergantini e Massimiliano Tommaso Rezza) per arrivare al tema della perdita del progetto Speciale Diciottoventicinque.Luigi Ghirri 04

Quest’anno la manifestazione si caratterizza per la partecipazione di Magnum Photos, la famosa agenzia fotografica internazionale, protagonista di una serie di iniziative come la grande retrospettiva, presentata per la prima volta a Reggio Emilia  in occasione di Fotografia Europea, di Herbert List, comprendente un centinaio di opere provenienti da Herbert List Estate e la mostra collettiva No Place Like Home, in cui otto fotografi contemporanei della Magnum si confrontano con il tema dell’abitare. Alcuni dei fotografi presenti in mostra saranno protagonisti dei workshop che si terranno durante le giornate inaugurali.

Arricchiscono la proposta espositiva del festival l’affascinante ritratto – tra immagine e musica – del percorso artistico dei CCCP Fedeli alla linea e della loro “soubrette” Annarella, la personale dedicata a Erich Lessing su fotografia e industria (a cura del MAST di Bologna) e una selezione di opere dei fotografi che dal 2006 hanno partecipato a Fotografia Europea dando vita alla Collezione, conservata nella Fototeca della Biblioteca Panizzi.

Luigi Ghirri 05Grande protagonista della nona edizione Luigi Ghirri. Trecento scatti, menabò, libri, cartoline, copertine di dischi, riviste. Pensare per immagini offre il ritratto a 360 gradi di una delle figure fondamentali della fotografia internazionale del secondo Novecento: Luigi Ghirri. Nata in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia e la Biblioteca Panizzi, presentata nel 2013 al Maxxi di Roma e curata da Francesca Fabiani, Laura Gasparini e Giuliano Sergio, la mostra approda a Fotografia Europea nella cornice dei Chiostri di San Pietro di Reggio Emilia. È suddivisa in tre sezioni tematiche (Icone, Paesaggi, Architetture) che permettono di ripercorrere le fasi della ricerca artistica di Ghirri, i luoghi e le storie da lui immortalate, spesso lungo l’amata via Emilia (l’artista nacque a Scandiano nel 1943 e morì a Reggio Emilia nel 1992). Basata sui due nuclei più importanti dell’archivio Ghirri, quello della Biblioteca Panizzi (che per volontà dello stesso artista conserva il patrimonio fotografico di oltre 150.000 tra negativi e diapositive) e quello dei vintage prints conservati nella casa di Roncocesi, Pensare per immagini non solo proietta la forza di uno sguardo che riuscì ad anticipare e affrontare temi cari alla contemporaneità, come il rapporto con la società dell’immagine o la dialettica tra visione e percezione, ma testimonia la complessità, la ricchezza e la statura artistica della figura di Ghirri: il suo lavoro di editore e curatore, la sua passione di critico e collezionista, la missione di animatore culturale condotta – a partire dagli anni Settanta – attraverso il costante dialogo con artisti concettuali, architetti, scrittori e musicisti (in particolare, CCCP e Lucio Dalla). In un’epoca in cui la società sembra essere quasi sopraffatta dalla tecnologia e dall’abbondanza di contenuti informativi dal basso significato, Pensare per immagini aiuta a recuperare il valore di un’attività unica, in grado di lasciare segni tangibili ancora evidenti e influenti oltre vent’anni dopo la scomparsa dell’artista.

Il programma completo qui.

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